Ahahaha. Sono sufficientemente incazzato e quindi scrivo. Avverto il ragguardevole lettore: questo post virerà PESANTEMENTE sul personale, motivo per cui se non vuoi sorbirti immani menate da crisi post-adolescenziale sei nel posto sbagliato. Anzi, esimio lettore che non vuoi sorbirti immani menate da crisi post-adolescenziale, ti dirò di più: non solo sei nel posto sbagliato, ma tu nemmeno esisti. E se anche esistessi probabilmente saresti già morto. Forse perchè ormai più a nessuno piace farsi solo ed esclusivamente i cazzi suoi e pensa bene di andare a farsi i cazzi di chi sente un immenso bisogno di metterli su varii e fortuitii mezzi mediatici. Guardate il Grande Fratello. Guardate me. Guardate me ma non giudicatemi, dio ce ne scampi, ci mancano solo sentenziosi signorotti che sottolineano l'incoerenza di questo post. Ho scritto "dio"? Volevo scrivere "un ermellino blu del guatemala centrale". Si, sono ateo. No, non credo nella laicità di questo stato. Cosa c'entra: niente.
Passiamo al personale. Seri dubbi. Riguardo a cosa, bella domanda. La risposta in realtà la so benissimo ma semplicemente trovo migliore il silenzio (cionontogliechè il mio orientamento sessuale non sia uno di questi dubbi).
Iniziamo dal fatto che due punti, quest'anno è il mio ultimo anno da liceale. Bella roba, credo di essere più confuso io di George Micheal la prima volta che ha visto un uomo nudo. Al contrario del Giorgio, il mio dubbio non riguarda che buco scegliere ma la mia futura, e aggiungerei anche futuribile, carriera. La strada in realtà l'ho trovata: ho smesso di barcamenarmi (che parola orgasmatica) tra ingegnerie, economie e commerci, filosofie e farmacie varie e ho deciso che a me interessa la psichiatria. E pure tanto. Mi affascina e la ritengo una scienza senza limite e piena di stimoli. Finiti i quadretti bucolici passiamo al rovescio della medaglia: devo entrare a Medicina. Giusto per darvi due cifre 200/1200; il numeratore sta per chi entra, il denominatore per chi vorrebbe. Giuro su me stesso che il problema non è studiare, quello lo posso fare per un obbiettivo del genere e posso pure farlo bene, il problema verrà se tra quei 200 nonostante i miei sforzi io non ci sarò. A parte l'immane frustrazione che spero possiate capire e condividere già a priori, ma cazzo vuoi mettere la perdita di fiducia che poi un povero santo subisce? Ho scritto "santo"? Volevo scrivere "uomo". E così ogni risposta sbagliata nei quiz in preparazione all'esame di ammissione sono sicuro che per domande del genere non vedrò mai nemmeno un camice se non indosso a un altro; e sono certo che finirò chessò a lavorare alle poste o in banca, fissando le facce di chi viene al mio sportello, osservando le espressioni, i gesti e il modo di porsi e chiedendomi cosa potevo dedurre analizzando questi elementi comportamentali se solo mi avessero preso a medicina. Cioè siamo alla frutta. A livelli tali che non so se prevarica la rassegnazione o la voglia disperata di non fare una fine del genere. Ho scritto "disperata"? Volevo scrivere..no no volevo proprio scrivere "disperata". Si, domani ho un compito sugli integrali. No, non ho studiato.
Cosa c'entra: niente.
27 febbraio, 2009
09 febbraio, 2009
Eluana.
Si pone fine a un episodio che ha diviso l' Italia e acceso i dibattiti politici in modo epocale: etico o non etico - giusto o non giusto - costituzionale o anticostituzionale.
Eluana è morta. Con dignità. Questo conta. Punto.
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